Negli ultimi anni è notevolmente aumentato l’interesse nei confronti del processo di regolazione acido-basico nelle funzioni dell’organismo . Questo processo è un fenomeno fondamentale che è alla base dei processi metabolici più importanti del corpo umano.
L’esistenza è uno scorrere di energia sottoposto a numerose modificazioni. Negli organismi viventi l’energia si crea quando gli zuccheri di dimensioni più grandi si scindono in composti più semplci, dai quali l’organismo trae i nutrimenti per svolgere le molte funzioni metaboliche. Attraverso questo meccanismo si forma l’acido carbonico che, quando prodotto in eccesso, può risultare pericoloso per le cellule, dato che rende acido l’ambiente cellulare.
Per un funzionamento corretto dei meccanismo fisiologici è necessario avere una ben precisa concentrazione cellulare stabile degli acidi, che può oscillare entro un margine di Ph sanguigno molto ristretto compreso tra 7,3 e 7,4. Fuori da tale intervallo le reazioni chimiche che regolano il metabolismo sono alterate. Quando si ha un calo di Ph alcuni processi metabolici possono essere bloccati.
Questo può essere evitato o modulata attraverso una serie di meccanismi di regolazione. Il più noto è la respirazione: ad ogni respiro non assumiamo solamente ossigeno ma espelliamo anche l’acido carbonico ( anidride carbonica ) tossico.
La corretta regolazione dell’equilibrio tra acidi e basi spetta al meccanismo di regolazione dell’equilibrio acido-base, che controlla costantemente le funzioni essenziali dell’organismo come la digestione, la respirazione, la circolazione sanguigna ecc.
Quando il livello dell’acidosi aumenta i meccanismi di regolazione stimalano l’apparato respiratorio e circolatorio a reagire, tendando di ristabilire l’equilibrio. La stanchezza e i disturbi del sonno sono primi segnali di un aumento dell’ acidità , mentre il dolore è un segnale più grave che indica dei veri e propri squilibri a livello corporeo.
A parte pochi individui veramente sani , l’organismo della maggior parte delle persone presenta squilibri a livello di Ph , che è quasi sempre troppo acido.
All’ inizio di ogni problematica abbiamo sempre una condizione di iperacidità. La patologia non è altro che la manifestazione di uno stress eccessivo, a cui è sottoposta la regolazione acido-base. Quasi tutti i meccanismi di regolazione dell’organismo hanno in comune il medesimo meccanismo, ossia cercare di bilanciare i deficit che si hanno senza danneggiare le cellule. Solamente quando questi tentativi non vanno a buon fine si instaura uno stato patologico cronico. Al contrario le malattie acute rappresentano un tentativo, anche se estremo, del corpo di mobilizzare tutte le riserve disponibili di minerali per imprimere una svolta e attirare attenzione verso una crisi che potrebbe tramutarsi in una minaccia. Diventa, quindi fondamentale, muoversi il prima possibile per riportare il Ph corporeo entro un limite corretto, ossia prima della manifestazione della malattia.
Quando si analizzano i fattori alla base di molte malattie, si nota che essi segnalano un problema a livello delle funzioni escretorie dell’organismo. Quindi, in presenza di una situazione del genere è opportuno adottare un’azione correttiva. Tutti i processi di eliminazione a livello di occhi, naso, orecchio , intestino , apparato urinario, ghiandole e cute, sono incaricati di espellere le sostanze acide tossiche per il corpo.
Le infiammazioni acute o croniche mostrano il grado di intensità con cui l’organismo sta lottando contro l’effetto degli acidi nocivi. Anche le patologie croniche più gravi presentano come principale requisito per la guarigione la normalizzazione del Ph.
Il sistema di escrezione del corpo è molto efficace e sensibile e può sviluppare patologie croniche a causa di un accumulo eccessivo di acidi. Quando gli organi escretori sono soggetti a sovraccarico entra in gioco il tessuto connetivo per prelevare ed accumulare l’acido rilasciato dalle cellule. Questo accumulo svolge un ruolo vitale nella riduzione del carico di lavoro dei reni.
Dopo un’intensa attività fisica o un pasto abbondante aumenta la produzione di acidi, ma dato che il funzionamento dei reni è relativamente lento, essi non sono in grado di eliminare i sali con sufficiente rapidità. Di conseguenza deve intervenire il tessuto connettivo che agisce come una sorta di pre-rene e accumula i sali.Durante la notte, essi sono portati dalla circolazione sanguigna ai reni, che procedono nell’eliminarli. Per questo l’urina è più concentrata e ha un più alto contenuto di acidi al mattino. Quando i depositi acidi nel connettivo non sono più in grado di proteggere il rene o altri organi si innesca l’iperacidificazione patologica dell’organismo. Si ha a questo punto una iperattività degli organi escretori caratterizzata da infiammazioni acute o croniche.
In base alla gravità dell’iperacidità si hanno tre fasi dell’acidosi:
ACIDOSI LATENTE in cui il tessuto connettivo sviluppa un accumulo sempre più grande di sostanze acide.
ACIDOSI COMPENSATA in cui gli organi escretori devono funzionare a pieno regime, si hanno infiammazioni e catarro e vengono intaccate le riserve antiacide del sangue ; l’alcalinità del sangue non scende però al di sotto del valore critico di Ph pari a 7,0.
ACIDOSI SCOMPENSATA in cui le riserve alcaline calano al di sotto del valore normale di Ph 7,0, il sangue e i tessuti non ruiescono più a tenere il passo e l’accumulo di acido provaca uno stato di intossicazione. Questa è la prima condizione che prelude all’insorgere di patologie croniche.
Il compito della medicina di regolazione funzionale è quello di individuare la presenza di un accumulo di acidi nei pazienti che si trovano nella fase dell’acidosi latente, in quanto in questas fase iniziale , è ancora possibile ripristinare la regolazione dell’equilibrio acido-base attraverso un cambiamento della dieta, l’eliminazione degli alimenti disturbanti, un cambiamento degli stili di vita , la risoluzione di problemi emotivi e la riduzione dello stress fisico e mentale.
L’esistenza è uno scorrere di energia sottoposto a numerose modificazioni. Negli organismi viventi l’energia si crea quando gli zuccheri di dimensioni più grandi si scindono in composti più semplci, dai quali l’organismo trae i nutrimenti per svolgere le molte funzioni metaboliche. Attraverso questo meccanismo si forma l’acido carbonico che, quando prodotto in eccesso, può risultare pericoloso per le cellule, dato che rende acido l’ambiente cellulare.
Per un funzionamento corretto dei meccanismo fisiologici è necessario avere una ben precisa concentrazione cellulare stabile degli acidi, che può oscillare entro un margine di Ph sanguigno molto ristretto compreso tra 7,3 e 7,4. Fuori da tale intervallo le reazioni chimiche che regolano il metabolismo sono alterate. Quando si ha un calo di Ph alcuni processi metabolici possono essere bloccati.
Questo può essere evitato o modulata attraverso una serie di meccanismi di regolazione. Il più noto è la respirazione: ad ogni respiro non assumiamo solamente ossigeno ma espelliamo anche l’acido carbonico ( anidride carbonica ) tossico.
La corretta regolazione dell’equilibrio tra acidi e basi spetta al meccanismo di regolazione dell’equilibrio acido-base, che controlla costantemente le funzioni essenziali dell’organismo come la digestione, la respirazione, la circolazione sanguigna ecc.
Quando il livello dell’acidosi aumenta i meccanismi di regolazione stimalano l’apparato respiratorio e circolatorio a reagire, tendando di ristabilire l’equilibrio. La stanchezza e i disturbi del sonno sono primi segnali di un aumento dell’ acidità , mentre il dolore è un segnale più grave che indica dei veri e propri squilibri a livello corporeo.
A parte pochi individui veramente sani , l’organismo della maggior parte delle persone presenta squilibri a livello di Ph , che è quasi sempre troppo acido.
All’ inizio di ogni problematica abbiamo sempre una condizione di iperacidità. La patologia non è altro che la manifestazione di uno stress eccessivo, a cui è sottoposta la regolazione acido-base. Quasi tutti i meccanismi di regolazione dell’organismo hanno in comune il medesimo meccanismo, ossia cercare di bilanciare i deficit che si hanno senza danneggiare le cellule. Solamente quando questi tentativi non vanno a buon fine si instaura uno stato patologico cronico. Al contrario le malattie acute rappresentano un tentativo, anche se estremo, del corpo di mobilizzare tutte le riserve disponibili di minerali per imprimere una svolta e attirare attenzione verso una crisi che potrebbe tramutarsi in una minaccia. Diventa, quindi fondamentale, muoversi il prima possibile per riportare il Ph corporeo entro un limite corretto, ossia prima della manifestazione della malattia.
Quando si analizzano i fattori alla base di molte malattie, si nota che essi segnalano un problema a livello delle funzioni escretorie dell’organismo. Quindi, in presenza di una situazione del genere è opportuno adottare un’azione correttiva. Tutti i processi di eliminazione a livello di occhi, naso, orecchio , intestino , apparato urinario, ghiandole e cute, sono incaricati di espellere le sostanze acide tossiche per il corpo.
Le infiammazioni acute o croniche mostrano il grado di intensità con cui l’organismo sta lottando contro l’effetto degli acidi nocivi. Anche le patologie croniche più gravi presentano come principale requisito per la guarigione la normalizzazione del Ph.
Il sistema di escrezione del corpo è molto efficace e sensibile e può sviluppare patologie croniche a causa di un accumulo eccessivo di acidi. Quando gli organi escretori sono soggetti a sovraccarico entra in gioco il tessuto connetivo per prelevare ed accumulare l’acido rilasciato dalle cellule. Questo accumulo svolge un ruolo vitale nella riduzione del carico di lavoro dei reni.
Dopo un’intensa attività fisica o un pasto abbondante aumenta la produzione di acidi, ma dato che il funzionamento dei reni è relativamente lento, essi non sono in grado di eliminare i sali con sufficiente rapidità. Di conseguenza deve intervenire il tessuto connettivo che agisce come una sorta di pre-rene e accumula i sali.Durante la notte, essi sono portati dalla circolazione sanguigna ai reni, che procedono nell’eliminarli. Per questo l’urina è più concentrata e ha un più alto contenuto di acidi al mattino. Quando i depositi acidi nel connettivo non sono più in grado di proteggere il rene o altri organi si innesca l’iperacidificazione patologica dell’organismo. Si ha a questo punto una iperattività degli organi escretori caratterizzata da infiammazioni acute o croniche.
In base alla gravità dell’iperacidità si hanno tre fasi dell’acidosi:
ACIDOSI LATENTE in cui il tessuto connettivo sviluppa un accumulo sempre più grande di sostanze acide.
ACIDOSI COMPENSATA in cui gli organi escretori devono funzionare a pieno regime, si hanno infiammazioni e catarro e vengono intaccate le riserve antiacide del sangue ; l’alcalinità del sangue non scende però al di sotto del valore critico di Ph pari a 7,0.
ACIDOSI SCOMPENSATA in cui le riserve alcaline calano al di sotto del valore normale di Ph 7,0, il sangue e i tessuti non ruiescono più a tenere il passo e l’accumulo di acido provaca uno stato di intossicazione. Questa è la prima condizione che prelude all’insorgere di patologie croniche.
Il compito della medicina di regolazione funzionale è quello di individuare la presenza di un accumulo di acidi nei pazienti che si trovano nella fase dell’acidosi latente, in quanto in questas fase iniziale , è ancora possibile ripristinare la regolazione dell’equilibrio acido-base attraverso un cambiamento della dieta, l’eliminazione degli alimenti disturbanti, un cambiamento degli stili di vita , la risoluzione di problemi emotivi e la riduzione dello stress fisico e mentale.
Dott. Mauro Piccini
Medicina Complementare
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